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Attuazione della direttiva n. 85/577/CEE in materia
di contratti negoziati fuori dei locali commerciali.
1. Campo di applicazione
- Il presente decreto si
applica ai contratti tra un operatore commerciale ed un
consumatore, riguardanti la fornitura di beni o la prestazione di servizi,
in qualunque forma
conclusi, stipulati:
a) durante la visita dell'operatore commerciale al domicilio del
consumatore o di un
altro consumatore ovvero sul posto di lavoro del consumatore o nei locali
nei quali il
consumatore si trovi, anche temporaneamente, per motivi di lavoro, di
studio o di cura;
b) durante una escursione organizzata dall'operatore commerciale al di
fuori dei propri
locali commerciali;
c) in area pubblica o aperta al pubblico, mediante la sottoscrizione di
una nota
d'ordine, comunque denominata;
d) per corrispondenza o, comunque, in base ad un catalogo che il
consumatore ha avuto
modo di consultare senza la presenza dell'operatore commerciale.
- Il presente decreto si
applica anche nel caso di proposte contrattuali sia vincolanti
che non vincolanti effettuate dal consumatore in condizioni analoghe a
quelle specificate
nel comma 1, per le quali non sia ancora intervenuta l'accettazione
dell'operatore commerciale.
2. Definizioni
- Ai fini del presente
decreto si intende per:
a) Consumatore: la persona fisica che, in relazione ai contratti o
alle
proposte contrattuali disciplinate dal presente decreto agisce per scopi
che possono
considerarsi estranei alla propria attività professionale;
b) Operatore commerciale: la persona fisica o giuridica che, in
relazione ai
contratti o alle proposte contrattuali disciplinate dal presente decreto,
agisce nell'ambito
della propria attività commerciale o professionale, nonché la persona che
agisce
in nome o per conto di un operatore commerciale.
3. Esclusioni
- Sono esclusi
dall'applicazione del presente decreto:
a) i contratti per la costruzione, vendita e locazione di beni immobili ed
i contratti
relativi ad altri diritti concernenti beni immobili, con eccezione dei
contratti relativi
alla fornitura di merci e alla loro incorporazione in beni immobili,
nonché i contratti
relativi alla riparazione di beni immobili;
b) i contratti relativi alla fornitura di prodotti alimentari o bevande o
di altri
prodotti di uso domestico corrente consegnati a scadenze frequenti e
regolari;
c) i contratti di assicurazione;
d) i contratti relativi ai valori mobiliari.
- Sono esclusi
dall'applicazione del presente decreto anche i contratti aventi ad
oggetto
la fornitura di beni o la prestazione di servizi per i quali il
corrispettivo globale che
deve essere pagato da parte del consumatore non supera l'importo di lire
cinquantamila,
comprensivo di oneri fiscali ed al netto di eventuali spese accessorie che
risultino
specificamente individuate nella nota d'ordine o nel catalogo o altro
documento
illustrativo con indicazione della relativa causale. Si applicano comunque
le
disposizioni del presente decreto nel caso di più contratti stipulati
contestualmente
tra le medesime parti, qualora l'entità del corrispettivo globale,
indipendentemente
dall'importo dei singoli contratti, superi l'importo di lire cinquantamila.
4. Diritto di recesso
- Per i contratti e per le
proposte contrattuali soggetti alle disposizioni del presente
decreto è attribuito al consumatore un diritto di recesso nei termini ed
alle condizioni
indicati negli articoli seguenti.
5. Informazione sul diritto di recesso
- Per i contratti e per le
proposte contrattuali soggetti alle disposizioni del presente
decreto l'operatore commerciale deve informare il consumatore del diritto
di cui all'art. 4.
L'informazione deve essere fornita per iscritto e deve contenere:
a) l'inclicazione dei termini, delle modalità e delle eventuali condizioni
per
l'esercizio del diritto di recesso;
b) l'indicazione del soggetto nei cui riguardi va esercitato il diritto di
recesso
ed il suo indirizzo o, se si tratti di società o altra persona giuridica,
la
denominazione e la sede della stessa, nonché l'indicazione del soggetto al
quale
deve essere restituito il prodotto eventualmente già consegnato, se
diverso.
Qualora il contratto preveda che l'esercizio del diritto di recesso non
sia soggetto
ad alcun termine o modalità, l'informazione deve comunque contenere gli
elementi
indicati nella lettera b).
- Per i contratti di cui
alle lettere a), b) e c) dell'art. 1 qualora sia sottoposta
al consumatore per la sottoscrizione di una quota d'ordine, comunque
denominata,
l'informazione, di cui al comma 1 deve essere riportata nella suddetta
nota d'ordine
separatamente dalle altre clausole contrattuali e con caratteri
tipografici uguali o
superiori a quelli degli altri elementi indicati nel documento. Una copia
della nota d'ordine,
recante l'indicazione del luogo e della data di sottoscrizione deve essere
consegnata al
consumatore.
- Qualora non venga
predisposta una nota d'ordine, l'informazione deve essere comunque
fornita al momento della stipulazione del contratto ovvero all'atto della
formulazione della
proposta, nell'ipotesi prevista dal comma 2 dell'art. 1, ed il relativo
documento deve
contenere, in caratteri chiaramente leggibili, oltre agli elementi di cui
al comma 1,
l'indicazione del luogo e della data in cui viene consegnato al
consumatore, nonché
gli elementi necessari per identificare il contratto. Di tale documento
l'operatore
commerciale può richiederne una copia sottoscritta dal consumatore.
- Per i contratti di cui
all'art. 1, lettera d), l'informazione sul diritto di
recesso deve essere riportata nel catalogo o altro documento illustrativo
della merce
o del servizio oggetto del contratto, o nella relativa nota d'ordine, con
caratteri
tipografici uguali o superiori a quelli delle altre informazioni
concernenti la stipulazione
del contratto, contenute nel documento. Nella nota d'ordine, comunque, in
luogo della
indicazione completa degli elementi di cui al comma 5, può essere
riportato il solo
riferimento al diritto di esercitare il recesso, con la specificazione del
relativo termine
e con rinvio alle indicazioni contenute nel catalogo o altro documento
illustrativo della
merce o del servizio per gli ulteriori elementi previsti nell'informazione.
- L'operatore commerciale
non potrà accettare a titolo di corrispettivo effetti
cambiari che abbiano una scadenza inferiore a 15 giorni dalla stipulazione
del contratto e
non potrà presentarli allo sconto prima di tale termine.
6. Esercizio del diritto di recesso
- Il consumatore che intenda
esercitare il diritto di cui all'art. 4 deve inviare
all'operatore commerciale o al soggetto indicato nel precedente art. 5,
ove sia diverso,
una comunicazione in tal senso nel termine di 7 giorni che decorrono:
a) dalla data di sottoscrizione della nota d'ordine contenente
l'informazione di cui al
precedente art. 5, ovvero, nel caso in cui non sia predisposta una nota
d'ordine, dalla data
di ricezione dell'informazione stessa, per i contratti riguardanti la
prestazione di servizi
ovvero per i contratti riguardanti la fornitura di beni, qualora al
consumatore sia stato
preventivamente mostrato o illustrato dall'operatore commerciale il
prodotto oggetto del
contratto;
b) dalla data di ricevimento della merce, se successiva, per i contratti
riguardanti
la fornitura di beni, qualora l'acquisto sia stato effettuato senza la
presenza
dell'operatore commerciale ovvero sia stato mostrato o illustrato un
prodotto di tipo diverso
da quello oggetto del contratto.
Le parti possono convenire nel contratto garanzie più ampie nei confronti
dei consumatori rispetto a quanto previsto nel presente decreto.
- Qualora l'operatore
commerciale abbia omesso di fornire al consumatore l'informazione
sul diritto di recesso, ai sensi dell'art. 5, oppure abbia fornito una
informazione
incompleta o errata che non abbia consentito il corretto esercizio di tale
diritto, il
termine indicato nel comma 1 è di sessanta giorni dalla data di
stipulazione del
contratto, per i contratti riguardanti la prestazione di servizi, ovvero
dalla data di
ricevimento della merce, nel caso di contratti riguardanti la fornitura di
beni.
- La comunicazione di cui al
comma 1, sottoscritta dal medesimo soggetto che ha stipulato
il contratto o che ha formulato la proposta contrattuale, deve essere
inviata mediante
lettera raccomanda con avviso di ricevimento, che si intende spedita in
tempo utile se
consegnata all'ufficio postale accettante entro i termini previsti dal
presente decreto o
dal contratto, ove diversi. La comunicazione può essere inviata anche
mediante
telegramma, telex e fac-simile spediti entro i termini indicati nel comma
1 o nel comma 2,
a condizione che sia confermata con lettera raccomandata con avviso di
ricevimento, con le
medesime modalità, entro le 48 ore successive. L’avviso di ricevimento non
è
comunque, condizione essenziale per provare l'esercizio del diritto di
recesso.
- Qualora espressamente
previsto nell'offerta o nell'informazione concernente il
diritto di recesso in luogo di una specifica comunicazione, è sufficiente
la
restituzione, entro il termine di cui al comma 1, della merce ricevuta.
7. Condizioni per l'esercizio del diritto di recesso
- Per i contratti
riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna
della merce, la sostanziale integrità della merce da restituire ai sensi
del
successivo art. 8 è condizione essenziale per l'esercizio del diritto di
recesso.
Nell'ipotesi prevista dal comma 2 dell'art. 6 è comunque sufficiente che
la merce
sia restituita in normale stato di conservazione, in quanto sia stata
custodita ed
eventualmente adoperata con l'uso della normale diligenza.
- Per i contratti
riguardanti la prestazione di servizi, il diritto di recesso non
può essere esercitato nei confronti delle prestazioni che siano state già
eseguite.
8. Effetti dell'esercizio del diritto di recesso
- Con la ricezione da parte
dell'operatore commerciale della comunicazione di cui
al precedente art. 6, le parti sono sciolte dalle rispettive obbligazioni
derivanti
dal contratto o dalla proposta contrattuale, fatte salve, nell'ipotesi in
cui le
obbligazioni stesse siano state nel frattempo in tutto o in parte eseguite,
le ulteriori
obbligazioni di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo .
- Qualora sia avvenuta la
consegna della merce, il consumatore è tenuto a restituire
all'operatore commerciale o al soggetto da questi designato la merce
ricevuta entro sette
giorni dalla data del suo ricevimento ovvero entro il maggior termine
convenuto dalle parti.
Ai fini della scadenza del termine la merce si intende restituita nel
momento in cui viene
consegnata all'ufficio postale accettante o allo spedizioniere. Le spese
di spedizione sono
a carico del consumatore.
- L'operatore commerciale
entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di
cui all'art. 6 ovvero dal ricevimento della merce restituita, deve
rimborsare al consumatore
le somme da questi eventualmente pagate, ivi comprese le somme versate a
titolo di caparra.
Dal rimborso sono escluse soltanto le eventuali spese accessorie, così
come individuate ai
sensi dell'art. 3, comma 2, a condizione che tale esclusione sia stata
espressamente
prevista nella nota d'ordine o nell'informazione di cui all'art. 5, ovvero
nel catalogo
o altro documento illustrativo. Le somme si intendono rimborsate nei
termini qualora vengano
effettivamente restituite spedite o riaccreditate con valuta non
posteriore alla scadenza del
termine precedentemente indicato Nell'ipotesi in cui il pagamento sia
stato effettuato per
mezzo di effetti cambiari, qualora questi non siano stati ancora
presentati all'incasso,
deve procedersi alla loro restituzione. È nulla qualsiasi clausola che
preveda
limitazioni al rimborso nei confronti del consumatore delle somme versate,
in conseguenza
dell'esercizio del diritto di recesso.
9. Altre forme speciali di vendita
- Le disposizioni del
presente decreto si applicano anche ai contratti riguardanti
la fornitura di beni o la prestazione di servizi, negoziati fuori dei
locali commerciali
sulla base di offerte effettuate al pubblico tramite il mezzo televisivo o
altri mezzi
audiovisivi, e finalizzate ad una diretta stipulazione del contratto
stesso, nonché
ai contratti conclusi mediante l’uso di strumenti informatici e telematici.
- Per i contratti di cui al
comma 1 l’informazione sul diritto di cui all'art. 4
deve essere fornita nel corso della presentazione del prodotto o del
servizio oggetto del
contratto, compatibilmente con le particolari esigenze poste dalle
caratteristiche dello
strumento impiegato e dalle relative evoluzioni tecnologiche. Per i
contratti negoziati
sulla base di una offerta effettuata tramite il mezzo televisivo
l’informazione
deve essere fornita all'inizio e nel corso della trasmissione nella quale
sono contenute
le offerte. L'informazione di cui all'art. 5 deve essere altresì fornita
per iscritto,
con le modalità previste dal comma 3 di tale articolo, non oltre il
momento in cui
viene effettuata la consegna della merce. Il termine per l'invio della
comunicazione,
indicato nel precedente art. 6, decorre dalla data di ricevimento della
merce.
10. Irrinunciabilità del diritto di recesso
- Il diritto di cui all'art.
4 è irrinunciabile.
- È nulla ogni pattuizione
in contrasto con le disposizioni del presente decreto.
11. Sanzioni
- Fatta salva l'azione della
legge penale qualora il fatto costituisca reato, nell'ipotesi
in cui l'operatore commerciale non abbia fornito l'informazione di cui al
comma 1 dell'art. 5
o abbia fornito una informazione incompleta o errata o comunque non
conforme a quanto
prescritto dagli articoli 5 e 9 del presente decreto, che ostacoli
l'esercizio del diritto
di recesso, o abbia presentato all'incasso o allo sconto gli effetti
cambiari prima che sia
trascorso il termine di cui al comma 1 dell'art. 5 o non abbia rimborsato
al consumatore
le somme da questi eventualmente pagate o non abbia restituito gli effetti
cambiari secondo
le modalità previste dal comma 3 dell'art. 8 del presente decreto, si
applica la
sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire un milione a
lire dieci milioni.
- Nei casi di particolare
gravità o di recidività i limiti minimo e
massimo della sanzione indicata al comma 1 sono raddoppiati.
- Le sanzioni sono applicate
ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689.
Fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli
ufficiali e
degli agenti di polizia giudiziaria dall'art. 13 della predetta legge 24
novembre 1981,
n. 689, all’accertamento delle violazioni provvedono , di ufficio o su
denunzia,
gli organi di polizia amministrativa. Il rapporto previsto dall’art. della
legge
24 novembre 1981, n. 689, è presentato all'ufficio provinciale
dell'industria, del
commercio e dell'artigianato della provincia in cui vi è la residenza o la
sede legale
dell'operatore commerciale.
12. Foro competente
- Per le controversie civili
inerenti all'applicazione del presente decreto la competenza
territoriale inderogabile e del giudice del luogo di residenza o di
domicilio del consumatore,
se ubicati nel territorio dello Stato.
13. Disposizioni transitorie e finali
- Il presente decreto entra
in vigore trenta giorni dopo la sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
- In via transitoria è
consentito, per il periodo di centoottanta giorni dalla
data di entrata in vigore del presente decreto, che i cataloghi o altri
documenti illustrativi
della merce o del servizio oggetto del contratto non contengano
l'informazione di cui al comma
1 dell'art. 5 a condizione che tale informazione sia riportata nella nota
d'ordine o in altro
documento consegnato al consumatore.
- È altresì consentito per
il periodo di sessanta giorni dalla data di entrata
in vigore del presente decreto che la nota d'ordine eventualmente
sottoposta al consumatore
per la sottoscrizione ai sensi del comma 2 dell'art. 5 non contenga
l'informazione sul diritto
di recesso, purché tale informazione sia comunque fornita al consumatore
per iscritto,
secondo le modalità di cui al comma 3 dell'art. 5, con documento a parte,
che deve
essere sottoscritto dal consumatore ed allegato alla nota d'ordine
medesima. (1)
(1) Il presente decreto è stato pubblicato nella G.U. del 3 febbraio
1992, n. 27.
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